Lettera di Natale 2023 da Belém

Lettera di Natale 2023 da Belém

By In Missioni, News, Parrocchia On 14 Dicembre 2023


Belém, 12 di dicembre 2023

Carissimi/e amici/che,

che la pace e l’allegria del Signore che si fa presente in mezzo a noi con il titolo di “Emmanuele, Dio con noi” stia sempre con tutti voi e con coloro che amate. Siamo arrivati alla fine di un altro anno e mi ritrovo qui con voi per darvi alcune notizie della missione che svolgo qui in Brasile da più di 50 anni.

Senza dubbio, avete avuto modo di accompagnare un po’ la situa z ione del Brasile dopo il cambiamento di governo avvenuto all’inizio di gennaio . Purtroppo l ’eredità che Lula ha ricevuto si è rivelata abbastanza complicata e difficile. Infatti il nuovo governo non conta con un minimo di appoggio per poter funzionare liberamente, vale a dire che dipende fondamentalmente dalle due camere per poter approvare i progetti presentati.
È quindi schiavo degli altri partiti di coalizione che chiedono sempre più incarichi e ministeri in posti chiave. Si sforza di andare avanti , ma con molte limitazioni. Purtroppo, il governo anteriore si è dimostrato veramente un disastro in tutti i sensi.

Quanto alle nostre attività religiose svolte diariamente nella nostra Cappella di Lourdes ricordiamo in modo particolare le messe, le confessioni, le riunioni i ritiri…
Momenti significativi durante l’anno sono state le nostre feste. Innanzitutto in febbraio, la festa della Madonna di Lourdes particolarmente sentita non solo dai fedeli che frequentano ogni giorno la Cappella ma anche dai molti devoti che conoscono la nostra storia di presenza missionaria più che centenaria. A metà anno, 31 la festa di S.Ignazio, proprio alla fine delle vacanze scolastiche. Nonostante la frequenza dei fedeli si riduca per causa delle vacanze, possiamo sempre contare con la presenza costante di fedeli. Queste due feste sono sempre precedute da un triduo di  preparazione e si concludono con la solenne processione per alcune vie del rione, con preghiere, canti, riflessioni e pause soprattutto davanti all’ospedale vicino alla nostra residenza, pregando per tutti coloro che soffrono e concludendo con la benedizione.

A livello archidiocesano, celebriamo sempre la festa della Madonna di Nazarè, patrona dell’ archidiocesi , nella seconda domenica di ottobre . Per questo il mese di settembre è vissuto praticamente come preparazione alla festa con riunioni di preghiera nelle case, nei condomini, nelle ripartizioni pubbliche, negli ospedali e nelle carceri… con la visita dell’ immagine della Madonna. La festa esplode letteralmente nella seconda domenica di ottobre. È un evento unico al mondo con la presenza di due milioni di fedeli che accompagnano la Santa dalla Basilica alla Cattedrale, il sabato pomeriggio, ritornando la domenica mattina. Molti, a piedi nudi, aggrappati alla corda della berlinda, facendo il percorso di più di tre kilometri in ginocchio e pagando promessa per grazia ricevuta (salute, casa, lavoro…). Sono diverse le modalità di processione : in bicicletta, in motocicletta, in macchina, con le barche, a piedi… Ce n’è per tutti i gusti! Durante due settimane complete dalla seconda domenica di ottobre, ogni giorno con rosario per strada alle 5,30 del mattino, con messe nella Basilica durante la giornata e alla sera all’aperto con la presidenza di un vescovo differente, a cui segue musica con artisti di nome e giostre per bambini. Alla fine dei festeggiamenti, nella piazza della Basilica, fuochi di artificio danno il saluto finale. In questa occasione ospitiamo diversi devoti che vengono da altri stati del Brasile: gesuiti nati nel Pará o che hanno vissuto qui a Belém, laici/che di Manaus e di Marabá dove abbiamo lavorato negli anni passati.

Le attività nella casa di ritiro, dopo il covid 19, hanno sofferto una riduzione sensibile, soprattutto quest’anno. Nonostante la presenza di P. Emilioche dalla casa di ritiro di Manaus è venuto appositamente a Belém in diverse occasioni durante l’anno, proporzionando tappe di ritiro ai ministri straordinari dell’Eucaristia. Pochi altri gruppi della archidiocesi, sia di congregazioni religiose come di comunità di vita, hanno utilizzato lo spazio offerto per preghiera e ritiro. Attualmente, questa casa sta in processo di vendita a una provincia ecclesiastica composta da quattro diocesi della regione.

CAC, camminata per la strada e nel momento iniziale di benedizione con l’acqua

CAC, camminata per la strada e nel momento iniziale di benedizione con l’acqua

Il CAC continua con le sue molteplici attività in favore di 250 bambini/e in una quindicina di rioni poveri della quindicina di rioni poveri della città. A novembre la grande festa dei bambini/e del CAC realizzata nell’Associazione della Secretaria di Educazione solo per giocare e divertirsi.

giornata conclusiva alla fine dell’anno con i bambini/e del CAC

giornata conclusiva alla fine dell’anno con i bambini/e del CAC

Il MAGIS ha continuato le sue attività in favore della gioventù in alcune parrocchie della capitale e fuori, come nella parrocchia di Icui, alla periferia di Belém, e a Vigia, nella diocesi di Castanhal, di accordo con le richieste. Alla fine di ottobre, è stato sospeso questo servizio alla gioventù affidato a P. Carlos Miguel. Ha infatti ricevuto una nuova missione come vigario della parrochia della SS. Trinità a Belo Horizonte, nello stato di Minas Gerais. Così, dall’inizio di novembre, siamo rimasti solo in tre sacerdoti per tutte le attività della Cappella.

La Casa della carità svolge i suoi incontri mensili , al sabato con preghiera e formazione a più di 100 donne povere della città distribuendo ceste di alimenti , oltre che offrire ogni martedì sera 2 0 0 minestre calde con pane e acqua in alcuni punti dove si accumulano quelli che vivono in strada. Una domenica al mese offre anche un pranzo a 300 persone, tra la Cappella e per strada.

All’inizio di settembre ho avuto modo di fare il mio ritiro spirituale di otto giorni a Manaus In quella occasione ricorreva anche la commemorazione dei 25 anni della Equipe Itinerante che ho accompagnato personalmente d a l 2001 al 2005 quando ero Superiore della Regione. È stato un momento molto gratificante vedendo come il seme che fu lanciato aveva attecchito e dato molti frutti In quei giorni si dibatteva nel Supremo Tribunale Federale il progetto del Marco Temporale che consiste nell’approvazione di un progetto di legge che stabilisce i diritti sul territorio occupato dagli indigeni solo a partire dalla proclamazione della nuova Costituzione nel 1988. Un  “cacique” con la sua familia partecipava dell’incontro. Con la faccia dipinta in assetto di “guerra” abbiamo fatto la nostra dimostrazione in appoggio a  questo diritto che spetta a tutti gli indigeni perchè sono i nativi di questo immenso Brasile. Non sappiamo quando sarà risolta la questione.
Speriamo nella decisione positiva , anche se lenta in queste questioni  controverse.

A tutti un Santo Natale e un anno pieno di felicit à . Saluti e un grande abbraccio

P. Bruno Schizzerotto sj