Don Marcello Mammarella è tornato tra le braccia Padre
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Don Marcello Mammarella è tornato tra le braccia Padre

By In News, Parrocchia On 30 Ottobre 2020


Le esequie si terranno martedì 3 novembre alle ore 10 al santuario delle Grazie a Este

È mancato improvvisamente oggi, giovedì 29 ottobre, nella sua abitazione nella parrocchia delle Grazie a Este, don Marcello Mammarella. A breve verrà comunicata la data delle esequie.

Don Marcello nasce a Pescara il 25 giugno 1948. Dopo la frequentazione degli studi classici, consegue la laurea in Lettere e filosofia (con una tesi su Karl Barth). Alunno a inizio anni ’70 del Seminario San Paolo di Roma (ambiente per le vocazioni adulte, dove conosce il padovano don Franco Costa) e dell’Almo Collegio Capranica di Roma (1974-1976), viene ordinato presbitero per l’Arcidiocesi di Pescara-Penne il 7 maggio 1977, nella parrocchia della Cattedrale di Pescara, dove anche aveva ricevuto il battesimo. Nel frattempo, il percorso formativo romano aveva previsto gli studi di teologia presso la Pontificia Università Gregoriana e la Licenza in Scienze Patristiche presso l’Augustinianum.

Gli anni successivi lo vedono lavorare pastoralmente nelle parrocchie della Santa Famiglia di Pescara, della Beata Vergine Maria Regina della Pace di Pescara e a Pietranico. Contemporaneamente è docente di patrologia ed ecumenismo presso l’ISSR “G. Toniolo” di Pescara e il Pontificio Seminario Regionale di Chieti. Si muove nell’ambito accademico con frequentazione di convegni nazionali, collaborazioni ecumeniche e articoli.

Nel corso del 2008 trova ospitalità presso la casa di Spiritualità annessa ai Santuari Antoniani di Camposampiero per recuperare le forze, dopo una situazione di affaticamento.

Nel marzo 2009 viene accolto nella Diocesi di Padova e riceve l’incarico di collaborare con il Centro universitario, con l’Ufficio di pastorale ecumenica e con l’ISSR di Padova. Inizialmente collocato nella parrocchia cittadina di San Carlo Borromeo, si trasferisce poi nella canonica di Vigodarzere. Il 28 marzo 2013 viene formalmente incardinato nella Diocesi di Padova e nominato collaboratore nella stessa parrocchia di Vigodarzere.

«Le cose sono andate felicemente in modo diverso da come credevo. Anno dopo anno la mia permanenza nella Chiesa patavina proseguiva nel modo più naturale. Le radici attecchivano in terreno a me confacente e sempre più è cresciuta la coscienza di ritrovarmi a casa mia, nella mia famiglia diocesana. Tutto quanto avevo vissuto precedentemente con entusiasmo, passione, impegno e sofferenza, mi è sembrato tornare a rifiorire in uno spazio dilatato. Ho giorno per giorno preso atto che in questa Chiesa patavina io mi rinnovavo nella freschezza e nella forza originaria del ministero, mentre mi si aprivano spazi più ampi di vita interiore, di pensiero, di impegno, di interesse, di possibilità e responsabilità. Insomma, è stato un risveglio pasquale».

Dopo un breve periodo di presenza nelle comunità di Terraglione e Saletto di Vigodarzere, col cambio del parroco, nel novembre 2017 è nominato penitenziere al santuario delle Grazie di Este.

«Il passaggio è stato provvidenziale e tanto opportuno. Mi sono trovato subito a mio agio e ho vissuto un risveglio di energie e di grazia nella mia vita personale e nella delicatezza del servizio ministeriale. Su questo versante, pur vivendo una dimensione profonda della delicatezza e serietà dell’incontro nel sacramento della Riconciliazione e negli altri momenti di ascolto, avverto il bisogno di crescere a una statura interiore sempre più adeguata e stabile che è necessaria a questo servizio.  Io sono più che contento, sono in un felice stato di grazia, presso la Vergine delle Grazie, qui in Este».

Don Marcello negli anni padovani ha evidenziato il dono di una cultura fine che metteva assieme la filosofia, la storia, la Scrittura Sacra, la spiritualità e l’arte. La sua è stata una storia personale ricca di esperienze forti, importanti e anche dolorose. Notevole fu la frequentazione di Taizé ancor prima di diventare prete, così come l’interesse per le forme di spiritualità emerse dopo il Vaticano II e gli autori che le sostenevano: per questo motivo volle scrivere riguardo a figure che avevano inciso nella sua vita, come R. Schutz, I. De La Potterie, Z. Alstzeghy, J. Galot, suor Magdeleine Hutin, senza disdegnare l’ambiente del deserto, coltivato anche nel tempo con la frequentazione periodica del Marocco, a seguito di amicizie e condivisioni di pensiero nate localmente.

Tanto don Marcello sapeva sostenere una predicazione di spessore, quanto proporre discorsi semplici, partecipati e mai banali, capaci di allargare il pensiero su prospettive ampie. Di animo sensibile, dotato di una intelligenza acuta e particolare, aveva anche una disponibilità serena al lavoro e alle relazioni.

Proprio nella sua abitazione, accanto al Santuario delle Grazie, la morte lo ha colto improvvisamente nel primissimo mattino del 29 ottobre:

«Serenamente ripeto “Eccomi” e rimetto nelle mani del Signore la mia vita».

Le esequie saranno celebrate dal vescovo Claudio alle Grazie di Este martedì 3 novembre, alle ore 10. La salma sarà poi tumulata nel cimitero locale. La vicinanza del vescovo Claudio e della Chiesa di Padova va alla sorella Diana, ai fratelli Roberto, Franco, Luciano e Sandro, con un ringraziamento particolare alla cognata Nadia che negli ultimi tre anni si è presa cura di don Marcello.